"Frankenstein" di Mary Shelley, scritto duecento anni fa per "scatenare brividi di orrore", è una storia che esprime le paure e i desideri oscuri che la scienza biologica fa nascere in ognuno di noi.
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Narrando come la biologia si sia evoluta e come sia stata accolta dal pubblico di oltre due secoli, il libro di Turney analizza in che modo la storia di Frankenstein abbia influenzato e continui a influenzare il dibattito scientifico, specialmente quello odierno sui nuovi sviluppi della biotecnologia.
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