Questo lavoro si muove all'interno di un recente filone di studi che cerca di arricchire le tradizionali categorie economiche con considerazioni di carattere etico. L'autore abbandona l'ipotesi comportamentale della scienza economica, cioè che gli individui siano "egoisti razionali" e assume che gli agenti, nel perseguire il proprio interesse, siano vincolati da norme di equità.
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Tale approccio è in grado di offrire una spiegazione convincente del comportamento individuale in azioni collettive ed è in grado di interpretare i risultati delle analisi sperimentali in campi diversi: nel sostegno delle organizzazioni filantropiche, nella partecipazione alle organizzazioni di interesse, nell'adesione a movimenti politici.