In questo volume Waltz, uno dei più influenti teorici delle relazioni internazionali, prendendo in esame pensatori come Machiavelli, Spinoza, Hobbes, Kant, Rousseau e scuole come il liberalismo e il marxismo, individua tre prospettive, dette "immagini", dalle quali si è riflettuto - e si continua a riflettere - sulle cause della guerra e sul modo migliore per garantire la pace: la natura umana, l'organizzazione interna dello stato, il sistema internazionale. Per Waltz, anche se ogni "immagine" offre importanti spunti per la comprensione delle origini della guerra, la terza, quella legata al sistema anarchico in cui gli stati coesistono e interagiscono, è decisiva per capire perché anche quei conflitti le cui cause immediate vengono fatte risalire alle prime due "immagini" possano sfociare in uno scontro armato. L'opera mostra tanto la necessità di tenere distinte le tre "immagini", allo scopo di saggiarne le rispettive capacità esplicative e di valutarne il significato relativo, quanto la loro complementarietà nello studio di fenomeni sociali complessi. Per questo, "L'uomo, lo stato e la guerra" è un libro importante non solo per gli studiosi della teoria politica e delle relazioni internazionali, ma anche per tutti coloro che sono interessati, più in generale, alle scienze sociali.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza