Lo sviluppo per Amartya Sen, premio Nobel 1998 per l'economia, deve essere inteso come un processo di espansione delle libertà reali di cui godono gli esseri umani.
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Di conseguenza la sfida dello sviluppo consiste nell'eliminare i vari tipi di "illibertà" che limitano o negano all'uomo l'opportunità di costruire la vita che preferisce: la fame, la miseria materiale, la tirannia, la precarietà economica, l'intolleranza. Per provare la sua tesi, Sen non attinge solo alla filosofia politica, all'etica e alla scienza economica, ma delinea anche una ricca mappa di esempi tratti dalla storia o dall'attuale quadro geopolitico ed economico mondiale.
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